MOBILITÀ ELETTRICA: PROGETTO DA 6,2 MILIARDI PER L’EMILIA

Secondo un progetto coordinato da Confindustria Emilia e Porsche Consulting la e-mobility metterà in gioco anche 9.800 posti di lavoro nei prossimi dieci anni.


6,2 miliardi di euro di business e 9.800 posti di lavoro nei prossimi dieci anni lungo le filiere industriali della via Emilia: è quanto la mobilità elettrica potrebbe regalare secondo un progetto coordinato da Confindustria Emilia e commissionato a Porsche Consulting. Dati che verrebbero dimezzati invece se lo sforzo si concentrasse nuovamente sui motori termici tradizionali.


Il nuovo paradigma della mobilità elettrica metterà in gioco 6,2 miliardi di euro di business e 9.800 posti di lavoro nei prossimi dieci anni lungo le filiere industriali della via Emilia, se l’ecosistema regionale saprà giocare in squadra (come da Dna) e d’anticipo una partita globale in cui conterà non già la transizione dal motore endotermico a quello elettrico ma la connessione di dati e competenze e la capacità di dominare i big data e il digitale. Se invece la supply chain emiliana resterà fossilizzata sulle competenze tradizionali del motore a scoppio, rischia di perdere 3,7 miliardi di euro di ricavi e 6.100 occupati. 


A dare i numeri è lo studio “Le opportunità della new mobility” presentato ieri da Confindustria Emilia, commissionato a Porsche Consulting, per lanciare la sfida alle Pmi della componentistica di cavalcare e anticipare i trend tecnologici che stanno cambiando il volto della mobilità urbana e dell’industria automotive. Il gruppo automobilistico di Stoccarda non si è limitato a studiare, attraverso la società di consulenza del gruppo, l’impatto dell’e-mobility sulla filiera emiliana (dai veicoli leggeri privati, ai mezzi commerciali e industriali fino alle grandi macchine per agricoltura e costruzioni) e a delineare le chance di sviluppo, ma metterà a disposizione i tecnici degli stabilimenti Porsche per affiancare, nelle prossime settimane, gli imprenditori locali al fine di valutare assieme la transizione da imprimere alle produzioni chiave del “made in Emilia”: motori, sistemi di trasmissione, telai, carrozzerie ed elettronica.

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