I fatti clamorosi che hanno travolto nel 2015 uno dei più grandi produttori di auto nel mondo hanno dirottato gli operatori e gli investitori sull’investimento responsabile; vale a dire la selezione di asset da avere in portafoglio basata sui criteri dell’etica, del rispetto dell’ambiente e della responsabilità sociale.
Criteri che non solo non sono in conflitto con l’obiettivo dell’investitore, vale a dire conseguire un ritorno interessante, ma anzi ne favoriscono il raggiungimento.
A Settembre 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato i Sustainable Development Goals, gli obiettivi globali dello sviluppo sostenibile, che costituiscono anche una guida per l’investitore che decide di puntare – e trarre profitto – sulle attività economiche che privilegiano la responsabilità nei confronti del pianeta e di chi lo abita.
Gli obiettivi indicati dall’Onu hanno un orizzonte di 15/20 anni, quindi costituiscono un’indicazione d’investimento di medio-lungo termine.
Si tratta di temi come il risparmio energetico, la scarsità delle risorse idriche, della gestione dei rifiuti, della qualità dell’aria. Chi sceglie di investire in questi temi si tira fuori dal rischio di restare intrappolato nelle turbolenze di breve termine dei mercati finanziari, com’è successo nel 2015.
I Report di tutti i fondi d’investimento internazionali ne indicano nove.
Va ricordato che le azioni quotate o i fondi specializzati in questi settori non sono l’unica opzione.
Esistono e sono accessibili a tutti i GREEN BONDS, le obbligazioni verdi e i Certificati di Valore Energetico che costituiscono una delle principali forme di finanziamento per progetti responsabili e sostenibili, ma anche una buona opportunità per l’investitore.
Il mercato è esploso negli ultimi 3 anni: le emissioni sono balzate da 10 miliardi di dollari nel 2013 a ben oltre i 35 nel 2014 e 2015 e procederanno con forza nel prossimi 15/20 anni.
Oggi nel mondo sono in circolazione oltre quasi 90 miliardi di dollari di questi certificati.
Per raccogliere questa opportunità, l'investitore può acquisire da Finanzaenergia i Certificati di Valore Energetico (CVE).
I CVE sono basati sui criteri dell’etica, del rispetto dell’ambiente e della responsabilità sociale. Criteri che non sono in conflitto con l’obiettivo dell’investitore.
I Certificati di Valore Energetico sono strettamente collegati a specifiche operazione di riqualificazione che nel tempo garantiscono:
Il CVE ha una validità temporale minima di 5 anni e massima di 20 anni ed è aggiornato ogni anno tenendo conto della plusvalenza prodotta dal risparmio di energia dell'edificio associato.
Al fine di garantire il valore facciale del CVE, periodicamente viene effettuato il controllo circa la sussistenza delle condizioni cui è subordinata la rendita del Certificato di Valore Energetico (ossia il rispetto delle prescrizioni per le operazioni di controllo di efficienza energetica dei sistemi tecnici dell’edificio, comprese le eventuali necessità di adeguamento previste dagli standard di rendimento.
I CVE possono essere prenotati sul portale finanzaenergia.it, presso i Business Partner Finanza Energia e presso gli operatori finanziari convenzionati.
Operiamo per lo sviluppo di prodotti finanziari che colgono le notevoli opportunità fornite dagli interventi di incremento dell’efficienza energetica. Le nostre soluzioni sono strutturate in modo da garantire un ottimale ritorno delle risorse finanziarie utilizzate:
FINANZAENERGIA è in grado di