Il Governo Italiano prova a superare quello tedesco nel settore della mobilità elettrica.
Il prossimo 27 maggio il Governo italiano presenterà una carta d'intenti per misure decise e urgenti per lo sviluppo del settore delle auto elettriche.
Sono diversi i tavoli tecnici che in queste settimane coinvolgono la Presidenza del Consiglio e i Ministeri e alcune indiscrezioni indicano che gli interventi sarebbero già delineati, e fondamentalmente sono tre.
Il primo è intervenire per abbattere il costo d'acquisto dei veicoli elettrici. Si sta parlando in queste ore di cifre massime dei contributi anche al di sopra dei 5.000 euro. Inoltre è in discussione la diminuzione dell'IVA che dovrebbe essere portata al 10%, passo ulteriore che farebbe scendere non di poco il costo iniziale.
Il secondo punto in discussione è la possibilità di abbassare il costo dell'energia elettrica dedicata all'autotrazione.
Attualmente per le tariffe al kWh il prezzo è imposto a 0.40 euro, costo ben superiore al costo industriale dell'energia e fattore che frena in parte lo sviluppo del settore.
Il terzo punto, importantissimo, è la crescita dell'infrastruttura di ricarica, affinché l'E-driver possa trovare punti di ricarica veloce (sia a corrente alternata che continua) posizionate a intervalli regolari, e adatte a tutti i tipi di vetture per permettere l'uso anche al di fuori dei contesti urbani.
Per questo il Governo dovrebbe destinare dei fondi anche per co-finanziare progetti atti a sviluppare la rete infrastrutturale di ricarica veloce. Il piano è sicuramente ambizioso, e da qui alla fine di maggio saranno coinvolti nelle trattative tutti i protagonisti, in primis i Ministeri, per capire come e dove trovare le coperture necessarie; ma anche le Case automobilistiche, che dovranno metterci un impegno economico diretto, e le principali aziende che si occupano delle reti infrastrutturali di ricarica.