E’ l’ora dell’idrogeno.
Il primo elemento chimico della tavola periodica è considerato come un punto di svolta per la sostenibilità energetica, ed è attualmente fonte di interesse e di investimenti in tutto il mondo.
L’Europa è pronta a giocare un ruolo da protagonista e punta ad essere il primo continente al mondo con zero emissioni nette di CO2 entro il 2050.
Secondo questi parametri la Commissione UE ha incentivato recentemente un piano strategico per l’integrazione dell’idrogeno come vettore per sviluppare un settore dell’energia efficiente ed a basse emissioni.
Il valore di mercato globale dell’idrogeno dovrebbe raggiungere i 191,8 miliardi di dollari nel 2024 e secondo le stime della Fuel Cells and Hydrogen Joint Undertaking in Europa potrebbe arrivare a rappresentare il 24% della domanda finale di energia.
Proprio attraverso il Next Generation EU, il progetto di recovery fund da 750 miliardi di euro, la Commissione Europea intende non solo riparare i danni causati dalla pandemia, ma anche costruire un futuro migliore. A dare una mano ci sarà il Green Deal, il programma della von der Leyen. Il piano colloca la lotta al cambiamento climatico al centro del progetto di rilancio dell’economia dopo la crisi innescata dal coronavirus e annuncia l’avvio di un’economia pulita dell’idrogeno, insieme a progetti di energia rinnovabile, in particolare eolico e fotovoltaico.
Nello specifico, per raggiungere quest’obiettivo, l’UE ha elaborato un piano di lancio dell’idrogeno che si suddivide in più fasi e in cui si prevedono investimenti per 470 miliardi di euro all’anno fino al 2030.
Una prima fase si svolgerà dal 2020 al 2024 a cui seguiranno una seconda fase (2025-30) e una terza fase (2030-2050).
Il fine ultimo è quello di produrre solamente idrogeno di origine 100% rinnovabile, facendolo diventare un ingrediente basilare per essere poi utilizzato su larga scala in tutti i settori.
Nel futuro il maggior potenziale di utilizzo riguarderà diversi settori fondamentali per l’economia globale come quello dei trasporti, quello della siderurgia e quello residenziale per il riscaldamento domestico.
L’idrogeno potrebbe essere impiegato anche per supportare l’immagazzinamento dell’energia prodotta da rinnovabili come valida opzione per lo stoccaggio stagionale.
A seguito di queste ragioni Exane ha pensato ad un prodotto finanziario d’eccellenza per dare all’investitore la possibilità di investire su questo megatrend che nei prossimi anni potrebbe andare incontro a grandi opportunità di crescita e business.
Emesso da poco, il nuovo certificate ad isin FREXA0027211 ha come sottostanti Snam (quotata a Milano), Engie (quotata a Parigi) ed Enagas (quotata a Madrid). Il prodotto oggi quota sotto la pari a 990 euro e staccherà già a novembre una maxicedola del 10% se tutti e tre i sottostanti azionari saranno maggiori o uguali al 30% del livello iniziale.
A partire da aprile 2021 e con scadenza trimestrale il prodotto staccherà poi cedole condizionate dell’1,125% (pari al 4,5% l’anno) se i tre sottostanti, alle date di valutazione, saranno maggiori o uguali al 70% del livello iniziale.
Il prodotto gode dell’effetto memoria e avrà scadenza naturale ad agosto 2023 ma, da aprile 2021 offre la possibilità di rimborso anticipato se i tre sottostanti quoteranno ad un valore eguale o superiore al prezzo di riferimento iniziale.
Uno dei vantaggi per l’investitore che approccia questo certificate è quello di poter beneficiare già a novembre di un maxi cedolone condizionato pari al 10% se Snam, Engie ed Enagas non registrano una perdita maggiore del 70% dal livello iniziale. Il premio può essere utilizzato per compensare eventuali minusvalenze in portafoglio.
A partire da aprile 2021, il certificate stacca premi trimestrali dell’1,125% (pari al 4,5% annuo) se, ad ogni data di valutazione, tutti e tre i sottostanti si trovano sopra al livello di barriera posta al 70% del valore iniziale, senza cioè registrare una perdita superiore al 30%.
Qualora anche solo uno dei sottostanti si trovasse al di sotto della barriera del 70%, non sarà pagato nessun premio per quel mese. Il premio non sarà però perso se entrerà in gioco l’effetto memoria.
l certificate gode dell’Effetto Memoria che permette di recuperare tutti i coupon trimestrali non distribuiti in precedenza. In particolare, se a una delle date di valutazione, i sottostanti sono scesi oltre il livello di barriera, i successivi premi trimestrali non saranno persi. In caso di recupero dei sottostanti a una delle date di valutazione successive, scatta l’effetto memoria che consente di ricevere gli eventuali premi non distribuiti precedentemente oltre a quello del trimestre in corso.
Il certificate gode della possibilità del rimborso anticipato trimestrale che scatterà a partire da aprile 2021. Se tutti e tre i sottostanti, alla data di valutazione, quoteranno a un valore superiore o uguale al 100% del livello iniziale, l’investitore riceverà 1.000 euro per ogni certificato oltre a tutti i premi trimestrali eventualmente non distribuiti.
Qualora si verifichi il rimborso anticipato del prodotto, i premi successivi non verranno pagati. In caso contrario, il prodotto continuerà a quotare con le stesse caratteristiche.
Se, alla data di valutazione finale ad agosto 2023, tutti e tre i sottostanti quoteranno a un livello superiore o uguale al 70% del livello iniziale, l’investitore riceverà 1.000 euro per ogni certificato più tutti i premi precedenti eventualmente non distribuiti. Se, invece, anche uno solo dei sottostanti si troverà sotto la barriera, l’investitore riceverà 1.000 euro meno la performance del peggior titolo del paniere. Se, ad esempio, Snam dovesse perdere poco più del 40%, il nostro certificate verrebbe ritirato a poco meno di 600 euro. Se anche solo uno dei sottostanti dovesse andare a zero, il valore del certificate si azzererebbe.
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